In questo capitolo parleremo di conservanti.
Per prima cosa dobbiamo chiederci che cos’ è un conservante?
Un conservante è un prodotto\elemento che viene aggiunto a un alimento per allungarne il tempo di conservazione.
Tutti i conservanti sono sostanze chimiche che inibiscono le attività e o uccidono i batteri. Questi composti possono anche fungere da antimicrobici e o antiossidanti o entrambi. Gli antimicrobici impediscono che muffe, lieviti e batteri crescano e se il cibo non diventa racido o scuro lo dobbiamo antiossidanti che bloccano le reazioni chimiche dell’alimento quando questo viene a contatto con alcuni elementi tra i quali l’ossigeno, inoltre preservano anche alcune vitamine e alcuni amminoacidi essenziali.
Altri scopi di questi prodotti potrebbero essere conservazione degli alimenti, aggiunta di dolcezza, aggiunta di colore, mantenimento della consistenza, esaltazione del sapore, controllo del pH, controllo antiagglomerante, stallaggio, livellamento, rassodamento.
Esistono sostanzialmente 3 tipi di conservanti:
- Conservanti naturali (li abbiamo già trattati in passato, sale, zucchero, aceto, acido citrico)
- Conservanti alimentari chimici
- Conservanti artificiali
I conservanti alimentari chimici sono quelli che nel tempo hanno dimostrato di avere la maggior efficacia allo scopo.
Esempi di conservanti chimici per alimenti sono:
- Benzoati (come benzoato di sodio, acido benzoico)
- Nitriti (come il nitrito di sodio)
- Solfiti (come il biossido di zolfo)
- Sorbati (come il sorbato di sodio, il sorbato di potassio)
Gli antiossidanti presentano caratteristiche che davvero interessanti che di fatto ‘ripuliscono’ l’alimento da radicali liberi. Parlando di antiossidanti troviamo sicuramente la vitamina C il BHA (idrossianisolo butilato) e gli inibitori della crescita batterica come il nitrito di sodio, il diossido di zolfo e l'acido benzoico. C’è poi l'etanolo usato come conservante chimico sia nel cibo sia nel vino.
I conservanti artificiali sono quei composti chimici che aggiunti all’alimento o spruzzati sopra di esso (come avviene con la frutta) prevengono il deterioramento dell’alimento e ne mantengono il colore costante nel tempo.
Alcuni esempi di questi composti sono:
- Agenti antimicrobici di cui fanno parte benzoati, il benzoato di sodio, i sorbati e i nitriti.
- Antiossidanti che includono i solfiti, la vitamina E, la vitamina C e l'idrossitoluene butilato (BHT)
- Agenti chelanti come l'acido disodico etilendiamminotetraacetico (EDTA), polifosfati e acido citrico
Mentre i conservanti naturali non recano alcun danno alla salute, quelli artificiali e quelli chimici possono dare problemi alla salute e recare delle allergie. Si pensi infatti ai nitriti che sono potenzialmente cancerosi.
E molto importante infatti pulire bene la frutta prima di consumarla perché nonostante questi prodotti siano insapore, si potrebbero trovare sull’alimento provocandovi col passare del tempo problemi anche seri.
Un altro argomento importante quando parliamo di conservanti, sono le allergie.
Infatti è frequente trovare persone che abbiano intolleranze a questi composti, i più frequenti che provocano questi disturbi sono i derivati dell’anidride solforosa detti anche solfiti. Possiamo trovare i solfiti nel vino,nella birra e nei succhi di frutta.
Prima di acquistare qualsiasi prodotto alimentare è importante verificare sull’etichetta tutti i conservanti presenti al suo interno onde evitare sgradevoli sorprese dopo averli consumati.
Nel prossimo articolo analizzeremo la sterilizzazione per ultrasuoni.